Che conseguenze producono potere e ricchezza nella gerarchia dei valori di un popolo e nella solidità delle sue istituzioni politico-amministrative? La letteratura colta e le narrazione del folklore hanno spesso affrontato questo tema riguardo alla vita degli individui, concludendo per lo più che simili cambiamenti corrompono tanto i valori quanto i comportamenti. Lo studio della storia sembra portarci ad analoghe conclusioni. La Spagna del Cinquecento, grazie alla conquista del Nuovo Mondo, vive un cambiamento improvviso e drastico del proprio livello di prosperità, e vede svilupparsi di conseguenza comportamenti parassitari, mentre corruzione e sfruttamento finiscono per dominare l'etica pubblica. Analogamente la repubblica romana, dopo la costituzione dell'impero, subisce la fascinazione di un mondo lontano e diverso, superiore nel cammino evolutivo della civiltà: l'Oriente ellenico. I nuovi valori sovrascrivono quelli passati, rendendo sbiadite tradizioni secolari ritenute immutabili. Ne nascerà un tremendo dibattito tra 'apocalittici', che profetizzano sventure a chi abbandona il vecchio sentiero, ed 'integrati', che esaltano le nuove mode ed i nuovi maestri. Lo scontro fra 'Catoni' e 'Scipioni', cioè fra due visioni del futuro contrapposte, apre la difficile stagione della crisi della repubblica...
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