mercoledì 11 aprile 2018
11 - Il sogno di Costantino: un impero cristiano
La figura di Costantino rappresenta la cerniera tra mondo antico e mondo medievale. L'eredità che questo imperatore lascia all'Occidente è enorme: con lui la grande civiltà pagana imbocca la strada del cristianesimo, voltando definitivamente le spalle ad un plurisecolare politeismo caratterizzato da apertura e disponibilità religiosa. Intelligentemente, Costantino non attacca frontalmente i culti tradizionali: semplicemente si limita a favorire il cristianesimo, mettendolo al centro delle sue attenzioni riformatrici, al fine di renderlo attraente agli occhi dei Romani. Con lui la gerarchia cristiana comincia ad entrare nell'amministrazione dello Stato, ad esempio nella giustizia, e beneficia di generose fonti di finanziamento: per così dire, l'8 per mille dell'antichità.
Anche per la Chiesa si tratta di un passaggio fondamentale: ora che l'obiettivo non è più sopravvivere in un contesto ostile, ma consolidare ed espandere la propria egemonia culturale e religiosa, è più che mai necessario strutturarsi e chiarire una volta per tutte questioni dottrinarie complesse, che scaturiscono dal confronto fra interpretazioni divergenti delle Sacre Scritture e degli enigmatici gesti di Gesù. E' anzi a quest'altezza storica che si avverte l'esigenza di definire il corpus di testi da considerarsi divinamente ispirati, distinguendoli da quelli spuri. Non è più tempo per nuovi profeti né per una Chiesa accogliente e variegata: solo 4 tra i numerosi Vangeli circolanti (gli 'apocrifi')sono acquisiti come autentici, mentre gli altri vengono respinti nell'area dell'eresia. A volte la linea che separa quest'ultima dall'ortodossia è così sottile da risultare difficilmente comprensibile agli studiosi contemporanei: come nel caso del Vangelo di S. Giovanni, che appare per tanti aspetti teologicamente più vicino ad alcuni Vangeli apocrifi che ai sinottici (Luca, Matteo e Marco).
Costantino pone le basi per la diffusione e il radicamento irreversibile del cristianesimo nell'area dell'impero. Quanto la Chiesa abbia poi dominato la successiva età del Medioevo, divenendo centrale nella storia dei successivi mille anni, non è necessario ricordarlo. Ma al regno di Costantino vanno anche ricondotti comportamenti e valori che saranno propri del Medioevo: ad esempio il culto delle reliquie e il pellegrinaggio nei luoghi santi della vita, della passione e della morte di Gesù. Corone di spine, schegge della croce, chiodi che straziarono le carni del Salvatore, e tanti altri reperti e souvenir diventeranno oggetto di una venerazione sconfinata e accreditati di produrre miracoli. Ritroviamo in questi gesti le caratteristiche più tipiche di un Medioevo misterioso e affascinante...
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