lunedì 2 dicembre 2019

5 - Nel tempo di Renzo e Lucia: streghe, untori, carestie



Quella di Renzo e Lucia è un'età di grandi contraddizioni e di grandi trasformazioni, che ridisegnano il profilo dell'Europa. Si abbassa definitivamente il sipario sui paesi mediterranei, che avevano dominato la scena durante il basso Medioevo e il primo secolo della modernità. La Spagna, che non ha saputo investire l'immensa ricchezza del Nuovo Mondo in un apparato produttivo duraturo, sembra frastornata, incapace di comprendere le ragioni del suo declino, le quali si manifestano chiaramente con la sconfitta subita ad opera della Francia nel lungo e sanguinoso conflitto noto con il nome di guerra dei trent'anni; l'Italia, che è ancora nei primi decenni del '600 una potenza culturale e artistica, assiste impotente al declino della sua manifattura tessile, mentre l'economia si avvita sotto il pesante fiscalismo imposto dall'ex potenza globale in crisi - la Spagna - ad un paese che è una semplice colonia. Mentre l'Atlantico diventa l'angolo di mondo nel quale è necessario esserci per vincere la sfida della competizione fra stati, il Mediterraneo perde la propria centralità, anche se mantiene volumi consistenti di traffico merci: il punto è che a trasportare le spezie non sono più le repubbliche marinare italiane, bensì paesi giovani, dinamici, nei quali vive una borghesia piena di idee e dalla spiccata vocazione imprenditoriale, come l'Olanda. Proprio quest'ultima saprà difendere strenuamente la propria indipendenza contro la Spagna, indotta a rompere la tregua del 1609 dalle fulminanti vittorie contro la Lega evangelica, e alla fine trionferà ottenendo il riconoscimento della propria libertà e lo status di nuova potenza globale.
Per due paesi che scivolano verso il basso, sono diversi i paesi che fanno passi avanti e conquistano il centro del palcoscenico: in primo luogo l'appena citata Olanda. In questa fase storica, le Province Unite non si accontentano di lottare per la libertà, ma si proiettano verso l'esterno e finiscono per sostituirsi al Portogallo, il quale - a sua volta - in questi anni riconquista la propria indipendenza dalla Spagna: gli olandesi si appropriano della consolidata rete di scali e empori commerciali che garantiscono la circumnavigazione dell'Africa e l'approvvigionamento di spezie direttamente dalle zone di produzione nell'estremo Oriente. Poi si spingono avanti, penetrando in mercati sempre più lontani ed esotici, come l'Indonesia. Anche il Baltico è un mare saldamente in mani olandesi. L'Inghilterra fa progressi ampliando i propri domini coloniali nel nord America ed alimentando un incessante flusso migratorio di popolamento, costituito in particolare da minoranze religiose (ad esempio i Pilgrim Fathers). La Francia è concentrata nella tradizionale lotta contro gli Asburgo, che è coronata da successo, ed ha poche risorse da investire nell'ampliamento delle colonie. Guadagna comunque la Giamaica, strappata alla Spagna, ed esplora i territori del nord America che diventeranno un giorno il Canada. Ma nell'Europa continentale, dopo il 1660, non teme rivali ed inaugura due secoli di grandeur, da cui si sveglierà bruscamente nel 1870 con la sconfitta di Sedan ad opera della Germania.
Ma l'evento storico fondamentale del '600 per il nostro continente è la guerra dei Trent'anni: scoppiata come terzo tempo delle guerre religiose europee (ricordiamo gli altri due: I^ tempo: Carlo V contro Lega di Smalcalda; II^ tempo: guerre di religione in Francia, Spagna e Inghilterra), terminerà come una semplice guerra di egemonia sull'Europa. I successi cattolici della prima fase producono la mobilitazione di un vasto e variegato fronte protestante, formato da paesi come Inghilterra, Olanda, Danimarca, Svezia, che subiscono però sempre una sconfitta. La musica cambia con l'intervento di un paese cattolico, la Francia, guidato, per  colmo d'ironia, da un ecclesiastico, il cardinale Richelieu, che avrà la meglio sull'arroganza asburgica. Il risultato?  Il tramonto definitivo della prospettiva di un sacro romano impero universale; l'impossibilità di fatto di costruire una Germania unita ed accentrata; il crollo delle speranze di superare la frattura religiosa; l'Europa ridotta ad un campo di battaglia: un continente che paga i conti della guerra affrontando il duro tempo delle carestie e delle pestilenze, mentre infuria la caccia alle streghe e agli untori. Uno scenario tragico, avvolto in un'oscurità nella quale si dissipano antiche ricchezze mentre nell'ombra si preparano i futuri dominatori del mondo...

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